Il seminario è rivolto a strumentisti che vogliano affrontare il repertorio soprattutto del seicento dedicato a questo strumento. Anche per i neofiti ci sarà la possibilità di confrontarsi in ensemble formati dagli iscritti stessi alla Masterclass.
Rebeca Ferri, nata a Roma nel 1976, si è diplomata in violoncello al “Conservatorio Santa Cecilia -Roma” nel 1998, con Maurizio Gambini. Ha studiato flauto dolce con Maria De Martini, perfezionandosi con Kees Boeke, Michael Schneider, Han Tol, John Tyson e Marcos Volonterio. Dal 1987 al 1995 – anno della maturità alla “Deutsche Schule Rom” – si è classificata, con i due strumenti, sempre ai primi posti nei concorsi annuali “Jugend musiziert”. Dal 1995 ha approfondito lo studio del violoncello barocco con Anner Bylsma, Gerhart Darmstadt, Roel Dieltiens, Balazs Maté, Stefano Veggetti. Dal 2000 al 2002 è stata borsista della “Fondazione Yehudi Menuhin – live music now” in Germania. Ha studiato, dal 1999 al 2003, con Jaap tre Linden alla “Hochschule für Musik Würzburg”, dove si è diplomata in violoncello barocco. Fa parte degli ensembles: “Cappella della Pietà dei Turchini”, “A l’Antica”, “Academia Montis Regalis”, “Ensemble Baroque du Léman”, “Concerto Würzburg”, “Ensemble Continuum”, “Musica Antiqua Roma”, “Accademia Ottoboni”, “Concerto Romano”, “Orchestra Belcanto”, “Main – Barockorchester”. Vanta collaborazioni con: “Freiburger Barockorchester”, “L’Astrée”, “La Risonanza”, “Accademia del Santo Spirito”, “Collegium Pro musica”, “Accademia degli Invaghiti”, “Neue Hofkapelle München”, “La Venexiana”. Ha registrato per OPUS 111, GLOSSA, TACTUS, CARUS, AMADEUS, ELOQUENTIA. Nel giugno 2007, con Kristin von der Goltz, alla “Hochschule für Musik und Theater München”, ha conseguito, a pieni voti, la “Meisterklasse” di violoncello barocco.
Il Seminario “Il fortepiano viennese: tecnica strumentale e stile esecutivo”, proposto per il terzo anno consecutivo nell’ambito delle Settimane di Strumenti Antichi del Conservatorio “G. P. da Palestrina”, è aperto a pianisti, organisti e cembalisti, anche alla loro prima esperienza con il fortepiano. Il seminario sarà introdotto da una conferenza esplicativa sul fortepiano viennese, la sua storia e le sue peculiarità tecniche. Nei successivi incontri, prendendo spunto dal repertorio proposto dagli allievi, verranno esaminati e discussi principalmente due aspetti dell’esecuzione al fortepiano. Il primo è quello della tecnica strumentale, ossia in che modo e in che misura la comune tecnica pianistica vada modificata per potersi adattare agevolmente ad un fortepiano viennese. Il secondo riguarda lo stile di esecuzione, ossia quali informazioni possiamo trarre dallo strumento e dalle sue peculiarità espressive per realizzare più correttamente l’articolazione, i segni dinamici e la conduzione agogica nel repertorio pianistico del classicismo viennese. Gli strumenti a disposizione per il corso sono una copia di Stein 1770 e una copia di Walter 1805. Entrambi gli strumenti sono equipaggiati con la meccanica viennese, la cosiddetta meccanica a rimbalzo. Il repertorio ammesso al seminario spazia da tutta l’opera per tastiera di J. S. Bach all’op. 57 di L. van Beethoven.
Francesco Giammarco è nato a Trento, dove ha iniziato gli studi musicali. Deve la sua formazione pianistica alla scuola di Fausto Zadra, sotto la cui guida è diplomato con il massimo dei voti ed ha approfondito, presso la “Ecole Internationale de Piano” di Losanna, la tecnica pianistica di Vincenzo Scaramuzza, uno dei maggiori didatti del ‘900. Ha inoltre seguito i corsi di Edith Murano a Ginevra e di Leonid Brumberg (allievo del grande Heinrich Neuhaus) a Salisburgo.
In trent’anni di attività concertistica si è esibito come solista, con orchestra e in varie formazione cameristiche, in tutta Italia, in Inghilterra, Germania, Austria, Svizzera, Slovacchia e Bulgaria e, recentemente, negli Stati Uniti. In ambito cameristico si è esibito soprattutto in duo con violino, flauto, clarinetto e in trio (come pianista del trio Leonardo di Trento). Ha eseguito in concerto l’integrale della musica cameristica con pianoforte di Mozart. Dal 1994 forma stabilmente un duo pianistico con Elisabetta Dessì, assieme alla quale ha affrontato un vasto repertorio, che spazia dall’integrale delle Sonate di Mozart e Clementi alle più significative composizioni del ‘900. Il duo è stato ospite di importanti Fesival ed Istituzioni concertistiche (Roma, Torino, Como, Asolo, Firenze, Venezia, Accademia Filarmonica di Bologna, Festival Mozart di Rovereto, Istituti Italiani di Cultura a Londra, Edimburgo, Festival Mozart della Sassonia) e si dedica con particolare attenzione alla musica per duo pianistico di Franz Liszt, autore di cui ha più volte eseguito, tra l’altro, “Via Crucis” e la trascrizione per due pianoforti della nona sinfonia di Beethoven. La Casa discografica Rivo Alto di Treviso ha pubblicato un CD antologico del duo (Nachts am Meere) dedicato a musiche di Dvořák, MacDowell e Heinrich Hofman e successivamente un secondo CD, dedicato alle trascrizioni per pianoforte a quattro mani dagli Oratori Christus e La Leggenda di S. Elisabetta di Liszt, che ha avuto unanimi riconoscimenti da parte della critica discografica italiana.
Oltre che al normale repertorio solistico, da molti anni Francesco Giammarco si dedica con grande attenzione allo studio della prassi esecutiva e alla riscoperta della produzione pianistica italiana della prima metà dell’800. In particolare, ha eseguito e inciso in prima assoluta per la casa discografica Rivo Alto Sonate e Studi da Concerto di Stefano Golinelli e l’integrale delle Sonate di Luigi Cherubini.
Nell’ambito dei suoi studi di prassi esecutiva ha tradotta dal tedesco due testi fondamentali della letteratura didattica del diciottesimo e diciannovesimo secolo, il metodo di Türk e l’”Estetica del Pianoforte” di Kullak. Ha tenuto più volte Presso il Conservatorio di Cagliari, dove è docente di Pianoforte, ha tenuto più volte i corsi di Storia del Pianoforte, Storia della Didattica pianistica e tecniche di pedalizzazione.
Nel 2010 la casa editrice Zecchini ha pubblicato un suo volume dal titolo “Il pedale di Chopin”, un approfondito studio sulla notazione chopiniana del pedale di risonanza e sulla sua importanza nella definizione dello stile originale dell’autore. Il libro è stato accolto con grandissimo interesse dalla critica e dal mondo accademico ed è valso a Francesco Giammarco l’invito a tenere diversi seminari e conferenze sull’argomento in Italia e all’estero.
Dal 2008 suona regolarmente anche il fortepiano, dedicandosi con particolare interesse al repertorio beethoveniano.
È presidente della sede di Cagliari dell’Associazione Mozart Italia (di cui è membro del comitato scientifico) e direttore della sezione Musica dell’Associazione Amici della Fondazione Siotto.
L'influenza della musica tastieristica Francese e Italiana in quella Tedesca da Froberger e Bach fino a Haydn, Mozart Beethoven.
Fernando De Luca intraprende giovanissimo gli studi musicali, dedicandosi inizialmente all'organo e in seguito al pianoforte. Si diploma nel 1987 sotto la guida di Velia De Vita. Studia inoltre basso continuo con Mons. Domenico Bartolucci. Si diploma in clavicembalo nel 1992 presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma sotto la guida di Paola Bernardi, ottenendo il massimo dei voti. Nello stesso anno, dietro segnalazione del Direttore, riceve dall'ARAM il premio Marcello Intendente quale miglior diploma dell'Anno Accademico. Si interessa ai problemi dell'interpretazione filologica del repertorio clavicembalistico del '600 e del '700, e rivolge particolare attenzione allo studio e alla pratica delle accordature storiche. Ospite di numerose istituzioni concertistiche, si esibisce in Italia e all'estero sia come solista che in formazioni cameristiche. Nel 1994 vince il primo premio al concorso clavicembalistico Gambi presso il Conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro. Dal 1994 al 2003 è ospite di varie istituzioni concertistiche italiane e straniere quali il Gonfalone (Roma), l’Orchestra Regionale del Lazio, l’Estate fiesolana, la Sagra musicale umbra Segni barocchi, Santa Cecilia, il Festival Barocco del Salento, il Festival di Tagliacozzo, l’Accademia di Francia a Villa Medici. Dal 1999 è Continuista del CIMA (Centro Italiano di Musica Antica), con cui esegue, tra l’altro, The Fairy Queen di Purcell, il Messiah di Händel, il Magnificat di Bach, Cantate di Telemann e il Funeral Anthem di Händel, sotto la direzione del M° Sergio Siminovich. Nel 2001 è parte del Comitato Nazionale per le celebrazioni del III centenario della nascita di Metastasio, in qualità di maestro al cembalo. Collabora alla rappresentazione di due oratori su testo di Metastasio, Passione di Gesù Cristo di Salieri e il Giuseppe Riconosciuto di Anfossi, eseguiti a Roma nella chiesa delle Stimmate, registrati da Raisat e Radio Tre, e a Vienna nella Minoritenkirche e Michaelerkirche. È autore di numerose sonate per cembalo (o organo) e flauto, oboe, violino, viola da gamba, nonché di brani di musica vocale. Dal novembre 2004 è titolare della cattedra di Clavicembalo presso il Conservatorio Pierluigi da Palestrina di Cagliari. Attualmente è continuista del gruppo dell’Accademia Barocca di Santa Cecila, gruppo che sotto la guida del maestro Paolo Pollastri( primo oboe dell’orchestra nazionale di Santa Cecilia di Roma) svolge attività con strumenti e prassi antica con un organico proveniente dall’orchestra grande, gruppo voluto dal maestro Bruno Cagli direttore artistico dell’accademia stessa. Egli a suonato per primo a Roma e in Italia nel 1991 l’opera omnia di J.N.P-Royer per cembalo e attualmente collabora con G.F.H.baroque.it nella realizzazione della messa onlinea dell’opera completa di G.F.Handel per cembalo e di musiche Francesi Tedesche Inglesi e Italiane meno note, tra cui da citare l’integrale di R.Jones, T.Chilcot, T.Arne,J.B.Loillet, P.Fevrier, Dagincour, J.F.Dandrieu (tutti e tre i Livrè) e molti altri in particolare la prima registrazione mondiale delle 60 Overtures trascritte per cembalo dello stesso Handel tutte queste sono già ascoltabili nel sito stesso. Suona con due strumenti uno di fattura Francese a due tastiere da J.H. Hemsch 1754 fatto da Claudio Caponi (1985) e uno Tedesco a un manuale da C. Vater 1738 fatto da F. Ciocca(2007). Fervente assertore dell’Arcadia ha in essa come pastore Arcade il nome di Falerno Ducande. Nel 1989, in occasione del terzo centenario della morte di Cristina di Svezia, ha fondato l'ensemble "ET IN ARCADIA EGO" specializzato nella musica Italiana del tardo '600 e primo '700.
Nel 2006, con la preziosa collaborazione dell'amico Zadok, ha ideato la Sala del Cembalo del caro Sassone, una serie di pagine web (oggi un sito indipendente e senza fini di lucro) dedicate alla libera fruizione online di musica per clavicembalo da egli eseguita e registrata. Il progetto conta all'attivo (settembre 2016) circa 230 ore di registrazioni, spaziando in un repertorio vastissimo, da Frescobaldi a Mozart.
E' titolare della cattedra di Clavicembalo e Tastiere storiche presso il conservatorio "G. P. da Palestrina" di Cagliari.
Il seminario è rivolto a violinisti e violisti che, voltando lo sguardo al passato, sono curiosi di scoprire quale tecnica violinistica si utilizzasse (portata in seguito al più alto grado di perfezione da Paganini) prima dell'avvento delle varie scuole rappresentate da Flesch e Sevcik. Un approccio al metodo assolutamente straordinario e ingiustamente dimenticato per più di 250 anni. Si affronteranno le tecniche di base della mano sinistra con l'utilizzo degli "ordini" contrapposti alle attuali "posizioni" e si compirà un viaggio chiarificatore sulla tecnica dell'arco che ha reso celebre il grande violinista lucchese nella Londra capitale musicale del '700. E’ consigliato, ma non strettamente necessario, l’utilizzo di uno strumento montato con corde di budello non rivestito e di un arco preferibilmente dell'epoca o copia. Si può seguire il corso anche come uditori.
Diplomatosi con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Renato Giangrandi presso il Conservatorio “ G. P. da Palestrina “ di Cagliari, Attilio Motzo ha seguito i corsi di perfezionamento dell’Accademia Chigiana di Siena con Salvatore Accardo e Franco Gulli. Successivamente ha frequentato i corsi di Quartetto con Piero Farulli presso la Scuola di Musica di Fiesole e l’Accademia Chigiana di Siena ottenendo il diploma di merito. Ha frequentato i corsi con il Quartetto Borodin e il Quartetto Smetana. Ha collaborato per molti anni in qualità di primo violino con le più svariate formazioni cameristiche e orchestrali quali Spazio Musica di Cagliari, Il Festival ‘900 di Trento, l’associazione CARME di Milano, L’Orchestra del Teatro Comunale di Firenze, L’Orchestra Internazionale d’Italia, L’Accademia del ‘700 Italiano, l’Orchestra da Camera di Mantova etc. Dal 1984 si dedica alla musica barocca e classica con strumenti originali. Dal 1990 al 2000 è stato membro stabile dell’Orchestre Des Champs Elysées e del Collegium Vocale di Gent diretti da Philippe Herreweghe partecipando a tournée in tutta Europa, Giappone, Stati Uniti, Hong Kong, Cina. Ha suonato in molte formazioni quali L’Orchestre des Nations, Modo Antiquo, Ensemble Baroque de Limoges, Hesperion XX, Orchestra Barocca Italiana, Academia Montis Regalis, sotto la direzione di personalità di spicco nel panorama della musica barocca come Jordi Savall, Sigiswald Kuijken, Bartold Kuijken, Ton Koopman, Christophe Coin, Luigi Mangiocavallo, Christopher Hogwood, Masaaki Suzuki. Collabora attualmente con varie associazioni musicali in Italia e all'estero. E' primo violino dell'Ensemble Auser Musici di Pisa. Ha registrato, con il violino barocco, le Sonate e Partite per violino solo, pubblicate dalla casa discografica Inviolata e, recentemente con il clavicembalista Fabrizio Marchionni, le Sonate per Violino e Clavicembalo di J.S.Bach. E’ docente di violino presso il Conservatorio di Musica “G.P. da Palestrina” di Cagliari.